sabato 2 giugno 2012

Zeman e la Roma di nuovo insieme !!

Dopo 13 anni Zeman torna nella squadra che più ha amato, la Roma, dalla quale si separò nel 1999 sostituito dal presidente Sensi con Fabio Capello.
Insieme all'Ajax e l'Olanda di Cruyff, al Milan di Sacchi, al Barcellona di Guardiola, nella mia personalissima storia ricordo con piacere e appagamento estetico il Foggia di Zeman dell'inizio degli anni novanta, quano alla guida di moltissimi giocatori sconosciuti e sino ad allora semi professionisti il boema organizzò una fantastica orchestra che giocava un calcio celestiale con il suo 4-3-3 e la sua filosofia offensiva. Terminata l'esperienza di Foggia, Zeman passa alla Lazio di Cragnotti che in quegli anni stava iniziando a crescere e raggiunge un bellissimo secondo posto alle spalle di un'imprendibile Juventus guidata da quello che in futuro sarà un suo acerrimo detrattore Marcello Lippi.
Zeman in seguito passa alla Roma che dopo le stagioni di Mazzone e Carlos Bianchi ha assoluta voglia di emergere e tornare in alto in classifica. I ritiri sono duri, gli allenamenti massacranti, memorabili i gradoni, Zeman porta la Roma nelle zone alte della classifica nella sua prima stagione che culmina con la consacrazione a livelli stellari del capitano giallorosso Francesco Totti. Gioco spettacolare, offensivo, partite dominate e vinte, partite dominate e perse, la gente se ne innamora perdutamente e lo stadio Olimpico è sempre pieno.
Alla fine della stagione Zeman attacca il mondo del calcio auspicando che il calcio uscisse dai problemi finanziari e dalle farmacie criticando l'eccessiva crescita muscolare di Vialli e Del Piero, quest'ultimo nella stagione 1998-1999 costrinse il sarto della nazionale per 4 volte a cambiargli le misure del vestito per quanto si era ingrandito muscolarmente. Ne seguirono polemiche fortissime e la Roma pagò pesantemente gli attacchi al sistema dietro presumibilmente la mano del burattinaio del calcio tale Luciano Moggi, attualmente radiato.
Le accuse di Zeman penalizzarono la stagione della Roma che arrivò ad un punto dalla qualificazione alla Champions League, Sensi gli preferì Capello per portare la Roma allo scudetto, ma fu una decisione dura, presa per accontentare il palazzo e i poteri forti.
Dopo alcuni anni, la Juventus venne condannata nell'inchiesta sull'abuso di farmaci dalla giustizia ma non fu condannata per prescrizione della giustizia sportiva, nel 2006 venne retrocessa in serie B per calciopoli. Nel frattempo molte squadre sono fallite e hanno avuto problemi finanziari che hanno comportato negli ultimi campionati delle penalizzazioni in classifica.
In questa stagione il boemo è tornato ad allenare alla guida del Pescara con l'obiettivo del raggiungimento della salvezza e della valorizzazione dei giovani, è arrivata la Serie A, i giovani del Pescara e quelli giunti in prestito sono gli uomini mercato per le prime squadre del massimo campionato. 
Questo gli è valsa la chiamata della Roma, dopo il ritorno sfiorato nel 2005 quando sempre gli stessi poteri forti imposero alla Roma prima Del Neri e poi in maniera diversa il bravissimo Spalletti.
Con Zeman non possiamo dire con certezza come andrà la Roma nel prossimo campionato, ma di sicuro ha già vinto riaccendendo i sogni e l'entusiasmo di una tifoseria che nell'ultima stagione si era ingiustamente raffreddato, un grande tecnico e un grande uomo, una mosca bianca in un calcio condizionato da interessi economici e da scarsi valori. Bentornato a casa mister.

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