mercoledì 30 gennaio 2013

Copa del Rey:Real Madrid-Barcellona 1-1 le pagelle



Il primo scontro diretto del 2013 tra Real Madrid e Barcellona, vale per la semifinale di andata della Coppa del Re. I madrileni, sono molto indietro in campionato rispetto ai rivali catalani, con molte polemiche interne, con un gruppo che fatica a seguire le direttive del mister Mourinho, in pesante conflitto di rapporti con i senatori del gruppo, quali Sergio Ramos e soprattutto Casillas. Il Barcellona, forte del primato in campionato e di un ottimo cammino in Champions League, dopo la rimonta di Malaga nei quarti di finale, scende in campo per ribadire la propria forza e provare a raggiungere l'ennesima finale.


Real Madrid

Lopez 6, Essien 6, Varane 6,5, Carvalho 6, Arbeloa 6, Khedira 6,5, Xabi Alonso 6,5, Ozil 6,5, Callejon 6 (58' Modric 6), C.Ronaldo 5,5, Benzema 5,5 ( 63' Higuain 6)

Barcellona

Pinto 6, D. Alves 6,5, Piquè 6, Puyol 6, J. Alba 6,5, Busquets 6,5, Xavi 6,5, Fabregas 7,5, Pedro 6 (76' Sanchez 6), Messi 7, Iniesta 6

Nei primi minuti di gioco il match sembra abbastanza equilibrato, le due squadre sono in fase di studio. La prima occasione da gol vede protagonista il Barcellona al minuto 13 con Jordi Alba che prova la conclusione con un tiro che però non trova lo specchio della porta.

Al 21esimo minuto ancora occasione per il Barcellona, una punizione di Xavi prende la traversa. Al minuto 27 arriva la prima occasione per il Real Madrid con Benzema, ma il tiro finisce fuori.

Al minuto 32 una punizione di Messi finisce fuori di poco.
La seconda frazione di gioco inizia con il Real Madrid in avanti un'occasione ghiotta viene sprecata da Benzema, la sua conclusione finisce fuori. E' però il Barcellona ad andare al gol al minuto 50 con Fabregas  tutto solo davanti la porta, sfrutta in maniera precisa un assist favoloso di Messi.

Dopo il gol subito il Real Madrid cerca di reagire, si porta in avanti, Cristiano Ronaldo ci prova con un colpo di testa, ma la palla termina fuori. Al minuto 63' Alves prova la conclusione, ma la palla finisce senza troppa difficoltà tra le mani di Lopez. Al minuto 70 grande occasione per i blaugrana con Fabregas, il suo tiro finisce sulla traversa. Il Barcellona vicino al raddoppio in due occasioni una con Pedro, l'altra con Messi, nel primo caso la palla termina fuori, nell'altra occasione la difesa del Real blocca senza grosse difficoltà.
Al minuto 81 arriva il pareggio del Real Madrid  su una punizione di Ozil, Varane segna di testa.

La partita termina in parità, il Barcellona ha sicuramente dominato il match, sprecando un po' di occasioni in avanti e soprattutto in difesa concedendo un po' troppo agli avversari. Il Real Madrid invece ha saputo reagire al momentaneo svantaggio e ha cercato di farsi avanti, Cristiano Ronaldo è apparso non particolarmente ispirato, Benzema poco lucido davanti la porta.



Annarita Mazzarelli

martedì 29 gennaio 2013

Coppa Italia: Lazio-Juventus 2-1 Le pagelle

La Lazio è la prima finalista della Coppa Italia, si è qualificata vincendo in casa la gara di ritorno contro la Juventus per 2-1 grazie ad una rete di Gonzalez al minuto 53 e Floccari al minuto 93, in gol anche la Juventus  con Vidal al 91esimo.
La Lazio in finale incontrerà l'Inter o la Roma che si affronteranno nella semifinale di ritorno del 17 Aprile, all'andata il match è terminato 2-1 per i giallorossi.


Analisi prima del match

La stagione calcistica 2012/2013 entra nel vivo e nel suggestivo teatro di uno Stadio Olimpico colmo di entusiasmo e di passione di sessantamila spettatori, emetterà il primo verdetto, scegliendo chi tra Lazio e Juventus avrà diritto di disputare la finalissima di Coppa Italia nel medesimo palcoscenico.
In stagione le due rivali si sono affrontate due volte, sempre allo Juventus Stadium, in campionato fu uno 0-0 con i capitolini arroccati in difesa, in Coppa Italia un 1-1 leggermente diverso, con un primo tempo equilibrato e con una ripresa dove i bianconeri avrebbero probabilmente meritato un qualcosa in più del pareggio, ma va dato merito ai biancocelesti di non aver mai mollato anche nelle fasi della partita più delicate, affidandosi ad un gruppo unito e coeso e ad un portiere Marchetti che a Torino in questa stagione ha disputato due delle più belle partite della carriera, confermando i grandi progressi delle ultime stagioni.

Nell'andata al gol di Peluso, contestato per una spinta da parte del tecnico Petkovic, aveva risposto Mauri con un guizzo su azione di calcio d'angolo, gol che concede alla Lazio di poter aspettare le mosse dei bianconeri, anche se a questi livelli è sempre bene evitare di fare calcoli e di giocarsi tutte le proprie mosse.

Nella Lazio recupera Klose, dubbi sullo schieramento tattico, le opzioni sono due: una difesa a tre o una difesa a quattro, al calcio d'inizio capiremo quali saranno state le scelte tattiche di Petkovic. Nella Juventus dovrebbe recuperare Pirlo, a ridosso del match capiremo se Conte intenderà gettarlo nella mischia dall'inizio o valutare a partita in corso. In campionato i capitolini hanno rimediato una sorprendente sconfitta interna per 0-1 contro il Chievo sul proprio campo, mentre i bianconeri hanno ottenuto un polemico 1-1 interno contro il Genoa.

Lazio

Marchetti 7, Biava 6,5, Dias 6,5, Ciani 6,5, Radu 5,5, Konko 6, Ledesma 6,5, Gonazalez 7 (86' Cana s.v.), Hernanes 6,5 (60' Lulic 6), Mauri 6, Klose 5,5 (70' Floccari 7)

Allenatore Petkovic 7

La Lazio si è difesa con ordine, in avanti non si è mai resa pericolosa. I biancocelesti hanno reclamato un rigore per un atterramento di Isla ai danni di Klose.
In avvio di secondo tempo, Gonzales con un colpo di testa porta in vantaggio la Lazio sfruttando al meglio un perfetto invito di Ledesma. Gonzalez festeggia il gol sventolando la maglia di Scaloni che in questi giorni è passato all'Atalanta. Hernanes in uno scontro di gioco con Marrone subisce un colpo in testa ed è costretto ad uscire dal campo. La Lazio si copre con molta attenzione e contiene senza grossi rischi i confusi attacchi bianconeri.

Al minuto 91 una sfortunata deviazione di Biava permette a Vidal di pareggiare anticipando un colpevole Radu, sarebbero supplementari.
La Lazio reagisce e sugli sviluppi di un calcio d'angolo Floccari di testa segna e regala la qualificazione alla finale.
Infine Marchetti compie un vero miracolo su Giovinco, risultando ancora una volta determinante. Qualificazione meritata, grazie ad una caparbietà e determinazione.


Juventus

Storari 6, Barzagli 6, Bonucci 6, Peluso 5, Isla 5, Vidal 6,5, Marrone 5,5 (70' Marchisio 5), Padoin 5,5 ( 68' Pirlo 6), Giaccherini 5,5 ( 75' Quagliarella 5,5), Vucinic 6, Giovinco 6

Allenatore Conte 5

La Juventus sa di dover recuperare e cerca di mettere subito pressione agli avversari. Al minuto 8 i bianconeri reclamano un calcio di rigore per un atterramento di Marchetti ai danni di Vucinc. I bianconeri non riescono a creare occasioni da gol, si rendono pericolosi solamente nei minuti di recupero del primo tempo, prima con Vucinic con un diagonale centrale poi con Giovinco, che dopo aver dribblato Ciani conclude debolmente.
Il gol di Gonzales complica la vita ai bianconeri, molte responsabilità sono da addebitare a Peluso. La Juventus nella prima mezz'ora della ripresa non riesce a creare pericoli alla retroguardia biancoceleste, poche idee e confuse.
Al minuto91 Vidal riesce a trovare il pareggio, ma viene vanificato tutto dal gol di Floccari. Al minuto 94 prima Marchetti blocca un tiro di Giovinco e sulla ribattuta Marchisio calcia incredibilmente fuori a porta vuota.

Arriva l'eliminazione probabilmente dovuta a delle incertezze difensive e ad una scarsa qualità di gioco dimostrata nella partita di ritorno.

Hamsik: Dalla Slovacchia a Napoli


Marek Hamsik è un calciatore slovacco, classe 1987 capitano della Slovacchia che milita nella massima serie italiana nel Napoli. 
E' un centrocampista offensivo, il prototipo del trequartista moderno, giocatore molto completo, tecnico ed elegante, micidiale in area gol. Possiede notevoli capacità realizzative.
La sua carriera ha inizio nel 2002 in Slovacchia dove viene ingaggiato dallo Slovan Bratislava, qui dopo aver fatto la trafila delle giovanili e vincendo i campionati allievi e junores, esordisce in prima squadra il 24 agosto 2004, a 17 anni non ancora compiuti, nella partita di seconda divisione slovacca contro lo Zemplin Michalovce, dopo due settimane realizza la sua prima rete ai danni del Tatran Presov.
Le su doti vengono subito notate all'estero e nell'estate 2004 il Brescia si aggiudica il suo cartellino alla cifra di 60000 euro. Esordisce in serie A nella partita a Verona con il Chievo del 20 marzo 2005. Il suo primo gol in italia lo segna però in Coppa Italia contro il Milan l'11 gennaio 2006. Nella stagione 2005-2006 con la squadra lombarda, retrocessa in serie B realizzerà ben 24 presenze, il primo gol in campionato arriva su calcio di rigore trasformato negli istanti finali dell'incontro casalingo conto il Treviso del 19 settembre 2006. In questo torneo realizzerà complessivamente 10 reti in 40 partite e con 7 rigori.

Il  28 giugno 2007 passa al Napoli per 5,5 milioni di euro, con la squadra partenopea firma un contratto di durata quinquennale. Con la maglia del Napoli esordisce il 15 agosto 2007 nel match contro il Cesena valido per il primo turno di Coppa Italia dove segna anche il suo primo gol con la maglia partenopea. Il primo gol in serie A lo metterà a segno in occasione di Napoli-Sampdoria siglando la rete del 2-0 definitivo. Il 20 gennaio  2008 arriva la sua prima doppietta in Serie A in occasione di Napoli-Lazio per il decisivo 2-2 al San Paolo. Diviene capocannoniere stagionale del club azzurro  per tre stagioni di seguito. Il 13 marzo 2010 in occasione del match con la Fiorentina indossa per la prima volta la fascia da capitano a soli 22 anni. Il 20 maggio 2012 sigla il 2-0 contro la Juventus è porta alla conquista della Coppa Italia, trofeo che mancava alla squadra partenopea da 25 anni.

Hamsik a soli 19 anni esordisce nella Nazionale maggiore slovacca, mette a segno il suo primo gol il 15 giugno 2007, mentre la sua prima doppietta la segna nel 2009 contro il Lechtenstein. Il 14 ottobre 2009 indossa la fascia di capitano nel match esterno contro la Polonia vinta per 0-1 che regala alla Slovacchia la prima qualificazione alla fase finale di un Mondiale. E' tra i convocati del Mondiale 2010 in Sudafrica dove giocherà in tutte le partite del girone F, anche nella partita contro l'Italia in cui ha servito l'assist per il momentaneo 2-0 e nell'ottavo di finale perso contro l'Olanda.
Le sue doti fanno di  Hamsik un giocatore molto corteggiato da grandi squadre soprattutto della Premier, per ora resta una bandiera del Napoli, per la gioia dei suoi tifosi che l'hanno soprannominato" Marechiaro" e della Nazionale slovacca.

Annarita Mazzarelli

domenica 27 gennaio 2013

Serie A Giornata 22: La Top 11


Andujar
Legrottaglie
Abate
Chivu
Florenzi
Obiang
Diamanti
Hamsik
Cavani
Icardi
Meggiorini

Mazzarri

Serie A: Inter-Torino 2-2 Le pagelle


Inter

Handanovic 6,5, Ranocchia 5, Chivu 6,5 (28' Pereira 5,5), Juan J.5,5, Zanetti 6,5, Nagatomo 6, Gargano 5.5, Mudingay 5,5 (53' Cambiasso 6,5), Guarin 5, Cassano 5,5 (75' Alvarez 6), Palacio 5,5

Allenatore Stramaccioni 5

Dopo la sconfitta interna della Lazio contro il Torino i nerazzurri scendono in campo con l'obiettivo di avvicinarsi decisamente al terzo posto che qualificherebbe alla prossima Champions League.
L'Inter entra subito alla grande in partita e al quinto minuto va al gol grazie ad una sua punizione dai 22 metri battendo Gillet. La squadra nerazzurra prova a scuotersi dopo il pareggio granata, è Palacio a suonare la carica, parte dalla sinistra si accentra, lascia partire un tiro sul secondo palo, ma il tiro esce al lato.

I primi minuti del secondo tempo vedono come protagonista Guarin che prova un diagonale da una posizione difficile, ma la palla si spegne sul fondo. Dopo il secondo gol subito è Cambiasso a tentare la conclusione, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Il gol per Cambiasso arriva al 67esimo minuto sfruttando un assist favoloso di Zanetti. L'Inter ha giocato davvero male, Guarin impresentabile, mister Stramaccioni ha molto da rivedere. Molti errori in difesa Ranocchia appare in difficoltà in questa parte di stagione, problemi a centrocampo e in attacco Cassano è sembrato in ritardo di condizione dopo l'infortunio, si sente l'assenza di una prima punta come Milito. Una delle poche note positive sono state l'entrata di Cambiasso che ha dato nuovo vigore alla squadra e le giocate di Zanetti negli ultimi minuti di gioco.



Torino

Gillet 6, D'Ambrosio 6, Glik 6, Rodriguez 6,5, Masiello 6,5, Gazzi 6, Brighi 6,5, Cerci 6,5 (81' Vives 6), Santana 6,5 (70' Birsa 6), Barreto 6,5 (61 ' Bianchi 6), Meggiorini 7,5

Allenatore Ventura 7

I granata dopo il doppio successo con Siena e Pescara scendono in campo al Meazza per continuare a conquistare punti fondamentali per una salvezza tranquilla.
Nella fase centrale del primo tempo il Torino si fa vedere in avanti con Cerci e Maggiorini, ma la difesa interista riesce a bloccare facilmente tali iniziative. Al 23esimo minuto Guarin perde palla al limite della propria area di rigore, pressato dai giocatori granata, ne approfitta Barreto e libera al tiro Meggiorini che con un tiro preciso fulmina Handanovic per il pareggio. Il bel gol del ragazzo cresciuto nelle giovanili dell'Inter.

Nei primi minuti della seconda frazione di gioco è il Torino a fare la partita,al settimo minuto Cerci va a destra di Pereira crossa basso, Meggiorini in area piccola devia ed è 1-2. Dopo il 2-2 subito da parte dell'Inter i granata non si arrendono e vanno in avanti Cerci crossa per Bianchi, ma Handanovic con una grande parata salva la sua porta. Al 93esimo il Torino ha la palla d'oro per il vantaggio, ma il tiro di Meggiorini viene parato alla grande da Handanovic che salva il risultato. Il Torino ha fatto una partita favolosa, incontenibile Meggiorini dalla difesa interista, Berreto nuovo acquisto dimostra di essere molto adatto per gli schemi di mister Ventura, sembra dialogare molto bene sia con gli esterni d'attacco che con Meggiorini.

Annarita Mazzarelli

Liga: Barcellona-Osasuna 5-1


Barcellona

Valdes, Dani Alves, Mascherano, Puyol, J. Adriano, Busquets (74' Song), Xavi (67' Fabregas), Thiago Alcantara , Pedro (61' Sanchez), Messi, Villa

Il Barcellona dopo la grande prestazione in Copa del Rey in cui è riuscito a qualificarsi per la semifinale contro il Real Madrid in Liga si trova ad affrontare l'Osasuna terz'ultima in classifica.
La squadra di casa comincia il match alla grande all'11esimo minuto Messi porta la sua squadra in vantaggio, segue il pareggio dell'Osasuna che va in gol con Loe, ma al 27esimo minuto per doppia ammunizione viene espulso Arribas e al 28esimo minuto Messi segna il 2-1 su rigore, al 40esimo ancora in gol il Barcellona con Pedro.

Il secondo tempo vede come protagonista ancora Messi che segna ben sue reti in 2 minuti al 56esimo e al 58esimo minuto, segnando il suo personale poker.

Con questa vittoria il Barcellona si porta a 58 punti. I blaugrana sono sempre più dominatori assoluti della Liga  hanno 11 punti in più sull'Atletico Madrid e ben 15 in più sul Real Madrid.

Annarita Mazzarelli

Atalanta-Milan 0-1: Le pagelle


Atalanta

Consigli 6,5, Ferri 6 (Raimondi 5), Canini 6, Stendardo 6, Brivio 5, Biondini 5,5, Cigarini 6 (Budan 5,5), Carmona 6, Bonaventura 6, Parra 5,5, Denis 5 (Matheu 6)

Allenatore Colantuono 5,5

L'Atalanta parte con un buon ritmo, ma non riesce mai ad impensierire la difesa milanista. Alla prima occasione viene punita da El Sharawi, che si libera molto bene di Raimondi. La squadra prova a reagire, ma non crea occasioni da gol, l'unico brivido su un'uscita imperfetta di Abbiati è Parra a sparare alle stelle. Espulso Brivio al sessantesimo per doppia ammonizione.

Milan

Abbiati 6, Abate 6,5, Mexes 6, Zapata 6, Constant 6, Montolivo 6,5, Boateng 6, Flamini 6, Niang 6,5 (Triaorè v. s.), Pazzini 6, El Sharawi 7 (Robinho s.v.)

Allenatore Allegri 6,5

Partita molto equilibrata e avara di emozioni nella prima mezz'ora di gioco, la manovra non scorre fluida, ci pensa con una magia El Sharawi a sbloccare il risultato. Il giovane attaccante italiano, ben servito da Niang, si gira in un fazzoletto e fulmina Consigli. Al minuto 81 Consigli con una grande parata nega il raddoppio a Flamini. Il Milan gestisce bene la partita e non rischia mai in fase difensiva. Vittoria importante per il rilancio in classifica.

Parma-Napoli 1-2 Le pagelle degli azzurri


Napoli 
De Sanctis 6,5, Britos 6, Cannavaro 6,5, Campagnaro 6,5, Zuniga 6, Inler 6 (Donadel 6), Dzemaili 6,5, Mesto 6(Armero 6), Hamsik 7, Pandev 5,5 (Insigne 6,5), Cavani 7,5

Mazzarri 7
Grande vittoria del Napoli che si porta a soli tre punti dalla vetta, va in vantaggio con Hamsik, soffre il ritorndo del Parma che trova il pari con una sfortunata deviazione di Cannavaro, ma con il cuore, una grande reazione e un Cavani immenso trova tre punti meritati e fondamentali. Splendido l'assist del subentrato Insigne per il matador, che si conferma la stella del campionato. Britos ammonito, salterà il prossimo match, così come il compagno di reparto Campagnaro. Pregevole anche la rete di Hamsik che ben innescato da Dzemail ha bruciato Rosi e fulminato Mirante per il vantaggio dei partnenopei. Partita a mio avviso ben giocata, soffrendo anche in determinati momenti, ma con questo spirito e attenzione gli uomini di Mazzarri possono sognare.

Sampdoria-Pescara 6-0 Le pagelle


Sampdoria

Romero 6, Gastaldello 6,5, Palombo 6,5, Costa 6,5, De Silvestri 7, Obiang 7,5, Krsticic 6,5, Poli 6,5 (Munari 6), Estigarribia 6,5, Eder 7 (Soriano 6), Icardi 7,5 (Lopez M. s.v.)

Allenatore Rossi 7

La Sampdoria ha un punto di vantaggio sul Pescara e l'obiettivo di oggi è solamente la vittoria, per uscire dalla zona calda di classifica e per inguaiare definitivamente una rivale nella lotta salvezza. I doriani devono riscattare l'opaca prestazione di Siena, dove un gol di Bogdani ha decretato una sconfitta dolorosa contro il fanalino di coda. In settimana la triste notizia per la morte del presidente Garrone.
I blucerchiati cercano da subito di fare la partita, al minuto 8 Eder sfugge a Capuano ma spara alto, poi tanta supremazia territoriale, buone galoppate sulla destra di De Silvestri, ma la Samp fatica a creare pericoli.
L'incontro si sblocca al 31 esimo minuto, quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Gastaldello viene trattenuto da Terlizzi, rigore sacrosanto trasformato da Eder che spiazza Perin.

La Samp diviene padrona del match, Icardi sfrutta uno sciagurato retropassaggio di Blasi, salta il portiere ma stringe troppo l'angolo e la palla esce di poco. Ancora Sampdoria, è Costa con un gran colpo di testa a far gridare i tifosi al gol, ma Perin è strepitoso e respinge. Icardi lanciato a rete da Eder ha la palla buona per raddoppiare ma spara in gradinata. Troppe occasioni sprecate, ma nel finale il giovane attaccante argentino brucia sul tempo Capuano, si invola verso la porta pescarese e sull'uscita di Perin lo batte con un piatto destro precisissimo, per un 2-0 meritato.

Nella ripresa la Samp non si accontenta, gioca con la stessa intensità dei primi 45 minuti e al minuto 49 un gran gol di Obiang porta sul 3-0 il risultato con un bel piattone di destro da fuori area, doppietta di Icardi lanciato a rete da Obiang per il 4-0, l'attaccante argentino salta netto un incolpevole Perin, arriva la tripletta del giovane argentino su assist di Eder. Icardi scatenato firma il 6-0, poker per lui.


Pescara

Perin 6,5, Balzano 5,5, Terlizzi 5, Capuano 4, Bocchetti 5,5, Cascione 5,5, D'Agostino 5, Blasi 4,5 (Nielsen s.v.), Bjarnason 5, Caraglio 5 (Rizzo 6), Celik 5,5 (Vukusic 5)

Allenatore Bergodi 4

Dopo la sconfitta interna contro il Torino, gli abruzzesi tornano al Marassi ad affrontare la Sampdoria, dopo la magica vittoria della scorsa stagione, quando con le reti di Caprari, doppietta ed Immobile conquistarono la promozione dopo vent'anni in serie A. Oggi la formazione biancazzurra è in lotta per la salvezza, con due punti di vantaggio sul Genoa che sta dando segnali di ripresa, con un sorprendente pareggio allo Juventus Stadium, quindi occorre allungare in classifica e servirà una prestazione importante. In avanti l'argentino Caraglio, al debutto in Serie A.

Bruttissimo primo tempo, troppo arroccata in difesa la squadra di Bergodi subisce gli attacchi doriani, sino a capitolare sul rigore di Eder, solo Perin e la scarsa mira degli attaccanti blucerchiati impediscono un passivo maggiore, Capuano in evidente difficoltà si fa anticipare da Icardi per il 2-0.Nei minuti di recupero negato un rigore al Pescara per un netto fallo di Gastaldello ai danni di Terlizzi.
Nessuna reazione, in avvio di secondo tempo arriva il gol di Obiang che affonda definitivamente le speranze di recupero, prima del tonfo finale. Partita da dimenticare, bisognerà trovare grinta e morale in settimana in vista dei prossimi incontri.
In serata arriva la notizia che la società pescarese, dopo la bruttissima prestazione di oggi, ha preso la decisione di mandare la squadra in ritiro punitivo.

Bologna-Roma 3-3: Le Pagelle


Bologna

Agliardi 5,5, Motta 6, Antonsson 6, Sorensen 5,5, Morleo 6,5, Perez 6,5, Taider 6,5 (Krhin 6), Kone 5,5 (Abero s.v.), Diamanti 7, Gabbiadini 7,5 (Pasquato 6,5), Gilandino 6,5

Allenarore Pioli 6,5

I rossoblu, sono impegnati nella lotta per non retrocedere, con tre punti di vantaggio sulla terz'ultima, nonostante un pacchetto offensivo di assoluto livello. In settimana polemica tra il capitano Portanova e il presidente Guaraldi vista l'imminente cessione del difensore al Genoa.

Il Bologna subito il primo gol reagisce pareggiando con Gilardino, che si è avventato su una corta respinta di Goicoechea dopo una bella azione di Gabbiadini, giovane attaccante molto promettente che fa impazzire Burdisso anche nell'occasione del 2-2 da lui realizzato. Al minuto 30 splendido assist di Diamanti per Gilardino che tutto solo davanti al portiere spara fuori.
Nella seconda frazione di gioco al 53esimo minuto il Bologana va in vantaggio, grazie ad una bella azione sulla sinistra di Diamanti il cui cross viene respinto maldestramente da Goicoechea, a causa di un'incomprensione con Burdisso, ne approfitta Pasquato che mette in rete. Al minuto 86 clamoroso palo di Diamanti con un bel tiro da fuori, sempre protagonista il trequartista livornese al 93esimo con una punizione che finisce sulla traversa. Punto prezioso ma troppi errori in difesa.


Roma

Goicoechea 4, Piris 5,5 (Torosidis s.v.), Burdisso 4, Castan 5, Balzaretti 4,5 (Dodò 6), Tachtsidis 6, Florenzi 6,5 (Marquinho 5,5), Bradley 5,5, Pjanic 6,5, Totti 6, Osvaldo 6

Allenatore Zeman 5

I giallorossi dopo la vittoria in Coppa Italia con l'Inter si rituffano in campionato, dovendo fare i conti con una classifica non soddisfacente, e con l'infortunio di due mesi di Destro e con le polemiche sull'assenza di regole interne di disciplina lanciate da Zeman in conferenza stampa. Assente per squalifica  Lamela.

I ragazzi di Zeman partono subito forte e vanno in vantaggio con Florenzi al 9 minuto grazie ad un bell'assist di Totti; tre minuti più tardi rigore negato per un atterramento subito da Pjanic.

Arriva il pari del Bologna su incertezza di Burdisso,ma un minuto seguente, il 17esimo grazie ad uno splendido assist di Pjanic Osvaldo tutto solo segna di testa il gol del 1-2.
Dopo il pari del Bologna la squadra si disunisce, continui errori individuali e disontinuità sono le cause di una stagione disastrosa.
Secondo tempo confusionario, ma al 73esimo minuto una pennellata di Totti permette a Tachtsidis di anticipare Kone e di battere un incerto Agliardi.

Grande occasione al minuto 82 con Osvaldo che di testa vede il suo tiro respinto d'istinto da Agliardi, se avesse servito Marquinho il centrocampista brasiliano si sarebbe trovato solo ad un paio di metri dalla porta libero di ribadire in rete.
Punto che serve a poco, sarà ancora una settimana di polemiche, resta il rammarico per non aver saputo conservare quanto di buono creato in attacco. Goicoechea e Burdisso, oggi sono stati impresentabili, probabilmente Stekelenburg potrà ancora essere utile alla causa nonostante l'intervista contro il mister rilasciata in settimana. In definitiva un pareggio che lascia l'amaro in bocca e non fa guardare il futuro con ottimismo.

Australian Open 2013 Djokovic è tris !!!


Djokovic batte 3-1 Murray nella finale degli Australian Open e concede il tris consecutivo.

La Cronaca:

Nei precedenti tra i due coetanei guida Djokovic per 10-7 il serbo scende in campo per vincere il suo terzo Australian Open, dopo la memorabile finale del 2012 contro Nadal, lo scozzese, detentore del titolo degli Us Open punta al secondo slam consecutivo. Prima del match Agassi incorona il numero 1 del mondo serbo nominandolo come miglior giocatore di tutti i tempi.

Sul 3-2 per il numero 1 del mondo, Murray alla battuta salva quattro palle break, sul 4-3 ne salva un'altra ancora respingendo gli assalti del rivale, che non corre mai rischi sul proprio servizio e per un colpo in tuffo strappa gli applausi di un pubblico in visibilio.

Il britannico riesce a disputare un grande tie break di alto livello, tenendo anche scambi lunghissimi, un Djokovic stranamente falloso sbaglia troppo e concede il primo set per 7-6 (7-2) al rivale.

In apertura di secondo set, Murray tiene bene il primo game al servizio, nel game successivo si procura subito tre palle break sventate da Djokovic. Entrambi i tennisti tengono sempre il proprio turno di servizio e si arriva di nuovo al tie break, esemplare lo scozzese che sulla prima di servizio ha conquistato tutti i punti giocati. Come nel primo set, chi serve meglio prima del tie break perde il set, infatti Djokovic vince per 7-3 sfruttando un doppio fallo di Murray per il primo mini break e uno splendido dritto al termine di uno scambio emozionante e lunghissimo. Un set pari e tutto da rifare con Murray che chiede un intervento medico per delle vesciche ai piedi.
Nel terzo set, grandi percentuale di servizio dei due, sul 4-3 Djokovic alla terza palla break strappa il servizio a Murray e chiude a zero il proprio turno di battuta aggiudicandosi 6-3 il secondo set.
Nel quarto set sul 2-1 per il numero 1 del mondo, Murray commette il quarto doppio fallo del match e subisce il break, Nole vola sul 3-1 poi ancora break per il 4-1. poi arriva il 5-1, il campione serbo chiude infine 6-2.


sabato 26 gennaio 2013

Juventus-Genoa 1-1 Le pagelle


Juventus

Buffon 6, Caceres 6, Bonucci 6, Barzagli 5,5, Lichtsteiner 6,5, Pogba 6, Marchisio 5,5 (Beltrame 6), Vidal 5,5, De Ceglie 6 (Giaccherini 6), Vucinic 6, Quagliarella 6,5 (Giovinco 5,5)

Allenatore Conte 5,5

Prima frazione di gioco sotto tono, unica occasione rilevante al minuto 44 con Quagliarella che anticipa Manfredini ma conclude di poco a lato. Nella ripresa subito in gol con Quagliarella, si fa rimontare da Borriello, assalti finali confusi. Proteste nel finale per un possibile rigore e bella parata di Frey su Giaccherini.


Genoa

Frey 6,5, Granqvist 6, Manfredini 6 (Rossi 6,5), Moretti 6,5, Pisano 5,5, Kucka 6,5, Matuzalem 6, Olivera 6,5 (Bertolacci 6,5), Antonelli 6,5, Immobile 6 (Borriello 7) , Floro Flores 6

Allenatore Ballardini 6,5

Nel primo tempo il nuovo allenatore presenta una squadra molto attenta in difesa e pronta a ripartire, con Borriello in panchina. Grande spirito di reazione nel secondo tempo, su assist di Kucka, Borriello di testa realizza il pari. Punto importante per la rincorsa alla salvezza.

Serie A: Lazio-Chievo 0-1 Le pagelle


Lazio

Marchetti 6, Konko 6, Biava 5,5, Dias 5,5, Radu 6 (Kozak 5), Lulic 6,5, Ledesma 6, Gonzales 5,5 (Hernanes 5,5), Brocchi 5 (Mauri 5), Candreva 5,5, Floccari 5,5

Allenatore Petkovic 5,5
Gli episodi stavolta condannano la sua squadra, il turnover non si è rivelato una mossa azzeccata, bene Lulic, diverse azioni create ma il muro clivense oggi è insormontabile. Nella prima frazione di gioco buoni i movimenti sulle fasce, buon lavoro di sponda di Floccari e poco altro. Nel secondo tempo il gol di Paloschi arriva come una doccia fresca, troppo confusionaria negli assalti finali.


Chievo

Puggioni 6,5, Sardo 6 (Vacek 6,5), Dainelli 6,5, Andreolli 6, Cesar 6,5, Jokic 6, Guana 6 (Seymour 6), Rigoni 6,5, Cofie 6,5, Thereau 7, Paloschi 6,5 (Stoian 6)

Allenatore Corini 7
Altra impresa del Chievo nella gestione Corini, grande risultato frutto di un'ottima applicazione tattica e attenzione difensiva, un grande Thereau ispira l'attacco ed è determinante nel gol di rapina di Floccari. Nel finale la squadra gestisce la partita difendendosi con ordine senza rinunciare alle ripartenze. Passo importante verso un campionato di media classifica e lontano dalla zona calda.

Paris trionfo a Kitzbuehel !!!


Incredibile vittoria sulla Streif di Kitzbuehel da parte dell'azzurro Dominik Paris nella gara di discesa libera odierna, la seconda nella storia dello sci azzurro nella pista che rappresenta il tempio di questa meravigliosa specialità. Grandissima prestazione, con una sciata precisa, pennellando le curve in maniera unica e domando anche il ghiaccio, Paris bissa la vittoria ottenuta a Bormio. Meraviglioso e decisivo l'ultimo settore dove la maggior velocità ha permesso al campione azzurro di recuperare e precedere di 13 centesimi il fortissimo canadese Guay. Terzo a 36 centesimi Reichelt che vinse a Bormio ex aequo con Paris.

Azarenka l'Australian Open 2013 è tuo!!


La numero 1 del mondo Azarenka bissa il successo del 2012 e batte per 2-1 la cinese Li Na nella finale dell'Australian Open 2013.
La finale si prospetta emozionante combattuta ed equilibrata,l'Azarenka parte lievemente favorita, anche in virtù dei precedenti dove la numero 1 del mondo è in vantaggio 5-4, ma soprattutto ha vinto le ultime quattro sfide.
La campionessa bielorussa è chiamata a difendere il titolo conquistato nel 2012, la rivale per ottenere per la prima volta questo torneo dopo la sconfitta in finale del 2011 contro la belga Clijsters.
L'elemento che fa ben sperare la temibile Li è che l'Azarenka non è apparsa in questo torneo brillante come nelle occasioni migliori.

Il primo set si apre con il break ottenuto dalla Azarenka, che sfrutta un avvio teso della cinese, che si riscatta subito e vola sul 3-1 a proprio favore, dimostrandosi molto ben in partita.,poi break e contro break portano la Li sul 4-2 con uno splendido rovescio lungo linea. Sino a questo momento la numero 1 del mondo ha l'ingrata statistica dello 0% dei punti vinti sulla proprio seconda di servizio, apparendo contratta e poco brillante, così la tennista cinese scappa sul 5-2.


Da questo momento l'Azarenka reagisce e si porta sul 5-4 al servizio per rimanere in corsa per il primo set, dove continua a commettere errori, concedendo un primo set point, che annulla, spreca la palla del 5-5, annulla la seconda palla set con una discesa a rete, la Li conquista una terza occasione dopo un lungo scambio, ma spreca tutto con un rovescio sciagurato, al quarto set point l'Azarenka cede alla pressione e con un doppio fallo regala il primo set alla cinese con il punteggio di 6-4.




Nel secondo set la numero 1 del mondo conferma i progressi nel suo tennis espressi nella parte finale del primo set e parte alla grande volando sul 3-0 con una Li che continua a commettere molti errori non forzati specialmente di rovescio. Sul 3-1, 30-30 la Li cade male e chiede l'intervento del fisioterapista, dopo una sosta si riprende sul 3-2 spreca tre palle break, così la rivale bielorussa sale sul 4-2, controreazione per il 4-4 ma qui l'Azarenka cresce e chiude con autorità 6-4 il secondo set.

Nel terzo set subito il break subito dalla Li, che reagisce e si porta avanti 2-1, sosta per gli spettacoli pirotecnici e alla ripresa nuovo stop per una caduta della cinese, l'Azarenka continua a crescere e ottiene il break che la porta a servire sul 3-2 in proprio favore. Non è una partita bella, ma è molto equilibrata, la bielorussa capisce l'importanza del momento, tiene a zero il servizio e vola sul 4-2, ora la pressione è sulla rivale che continua a lottare accordiando sul 4-3. L'Azarenka al servizio salva una palla break con un servizio efficace e si porta 5-3 e al primo match point vince e chiude la partita e festeggia commuovendosi.

venerdì 25 gennaio 2013

Bundesliga: Dortmund-Norimberga 3-0


Nell'anticipo della seconda giornata del girone di ritorno della Bundesliga ad affrontarsi sono il Borussia Dortmund e il Norimberga. Il Dortmund si trova terzo in classifica con 33 punti, a tre soli punti di distanza dal Leverkusen, che si trova al secondo posto, ma a 12 punti dal Bayern Monaco prima in classifica. Il Bvb è chiamato a vincere per evitare che cresca ancora di più il divario tra loro ed i rivali del Bayern. Questa stagione per Lewandowski e compagni in Bundesliga è cominciata a rilento, è venuto meno il dominio assoluto delle scorse stagioni, in Champions League invece sono arrivati primi nel  loro girone ed hanno disputato ottime gare. A mister Klopp e alla sua squadra l'arduo compito di vincere e ritrovare la stessa continuità di gioco e di risultati ottenuta nelle gare di Coppa. 
Il Norimberga invece si trova nella parte bassa della classifica è quart'ultimo con 21 punti, ad otto punti dalla terz'ultima, non è a rischio retrocessione per ora, ma deve lottare assolutamente per allontanarsi dalle posizioni pericolose di bassa classifica.
Il match si è rivelato a senso unico, i gialloneri di Dortmund hanno vinto 3-0 grazie alla doppietta di Blaszcykowski nel primo tempo, la prima rete su rigore al minuto 18, tre minuti dopo raddoppio su assist di Mario Gotze. Nel finale di partita Lewandoski porta a tre le reti di vantaggio grazie alla rifinitura di Reus.
Sedici i tiri del Dortmund e 69% di possesso palla sono numeri importanti che testimoniano l'ottima partita dei ragazzi di Klopp.


Annarita Mazzarelli

Errani/Vinci campionesse dell'Austalian Open


La coppia azzurra numero 1 del mondo di doppio ha conquistato la quarta finale negli ultimi cinque slam, nel 2012 l'Australian Open era sfuggito solamente in finale contro la temibile coppia russa Kuznetsova/Zvonareva. Nei quarti di finale le azzurre hanno compiuto un'autentica impresa eliminando le sorelle Williams, in semifinale la coppia Makarova/Vesnina.
Nella finale appena conclusa hanno conquistato il primo set contro le rivali Barty (16 anni) e Dell'Acqua, con il punteggio di 6-2, reazione delle rivali che pareggiano i conti nel secondo set con un 6-3, nel terzo e decisivo parziale arriva nel sesto gioco un break importante che lancia le azzurre sul 4-2 e chiudono 6-2.
Dopo le prestigiose vittorie nel 2012 del Rolland Garros e dell'Us Open, arriva in apertura di 2013 la gioia della conquista dell'Australian Open, un'altro trofeo dello slam nella prestigiosa bacheca delle due campionesse italiane.

Annarita Mazzarelli

giovedì 24 gennaio 2013

Copa del Rey Malaga-Barcellona 2-4: Le Pagelle


Allo Stadio La Rosaleda di Malaga si gioca la partita di ritorno dei quarti di finale Malaga-Barcellona. Dopo il risultato di 2 a 2 nella partita di andata in casa, il Barcellona è chiamato a lottare per la vittoria se vuole ottenere il passaggio del turno, per questo motivo schiererà in campo la formazione titolare con unica eccezione il portiere Pinto. Il Malaga dal suo canto, forte del risultato ottenuto fuori casa se vuole passare il turno deve cercare di sfruttare il fattore campo e disputare un'ottima partita. La squadra vincitrice si scontrerà nella Semifinale con il Real Madrid.

Barcellona

Pinto 6,5, Alves 7, Pique 7, Mascherano 6,5, Alba 6,5 (Adriano s.v.), Xavi 6,5, Busquets 7,5, Fabregas 7,5, Pedro 7 (Sanchez s.v.), Messi 7,5 (Thiago Alcantra s.v.), Iniesta 7


Il match comincia con il Barcellona che fin dai primi minuti spinge in avanti e al minuto 8 va in vantaggio con un bellissimo colpo di testa di Pedro su assist di Alves. Il vantaggio è però solo momentaneo, al minuto 12 il Malaga pareggia con Sanchez che sfrutta al meglio un assist di Duda. Nei minuti successivi è il Barcellona che conduce il gioco sfiorando il gol con Messi al minuto 25, ma la palla finisce tra le mani del portiere del Malaga. Al minuto 36 grande occasione per Iniesta, ma la palla colpisce la traversa. Al 41esimo minuto ancora Barcellona in avanti con Messi, ma la difesa intercetta il suo tiro. Al 45esimo minuto è Eliseu a cercare la rete, ma il tiro non trova lo specchio della porta.




Il secondo tempo vede come protagonista il Barcellona al minuto 48 è Pique a segnare il gol del 1-2 sfruttando un pregevole assist di Iniesta. Al minuto 55 ancora Messi a cercare il gol, ma il tiro non trova lo specchio della porta, ci riprova tre minuti dopo con un colpo di testa, che però non impensierisce troppo la difesa del Malaga. Al 59esimo è Alves a tentare la conclusione, ma il tiro viene respinto, al minuto 60 ci prova Xavi, ma il portiere avversario para senza troppe difficoltà. Ancora Barcellona in avanti con Messi, ma la palla finisce alta sopra la traversa.

Un errore della difesa dei blugrana al minuto 68 permette al Malaga con Santa Cruz di siglare il 2 a 2 sfruttando un precisissimo assist di Sanchez. Con lo scorrere dei minuti la partita si fa sempre più emozionante e lo spettacolo non manca di certo, al minuto 76 arriva il gol del 2-3, a metterlo a segno è Iniesta che sfrutta un assist spettacolare di Fabregas. Al minuto 80 arriva il quarto gol del Barcellona è Messi a mettere la palla in rete di testa l'assist è stato fornito da Alves.
Nonostante il risultato poco incoraggiante ottenuto in casa, il Barcellona riesce a portare a casa la vittoria e qualificarsi per la Semifinale. Ottima gara per Messi e compagni, anche se la difesa blaugrana spesso lascia troppi spazi alle iniziative degli avversari. Il Malaga ci ha creduto fino all'ultimo, ma è stato sopraffatto dai gol favolosi del Barcellona. La prossima partita vedrà i blaugrana affrontare il Real Madrid affamato di rivincita e per il Barcellona occasione per continuare a far vedere la propria supremazia. Nell'altra semifinale sfida interessante tra il Siviglia e l'Atletico Madrid.



Annarita Mazzarelli