giovedì 9 maggio 2013

Pescara: I motivi della retrocessione


Il Pescara dopo vent'anni si è trovato di nuovo in Serie A, ma già dopo la festa per questo traguardo storico per la piazza abruzzese, sono iniziati i primi problemi, con l'addio di Zeman, grande artefice della promozione, passato alla Roma, con la consapevolezza della perdita dei talenti Insigne ed Immobile, giunti in prestito e che rispettivamente Napoli e Genoa hanno richiamato alla base.

Dopo qualche giorno l'offerta sontuosa del Psg per Verratti ha fatto partire anche il gioiello di casa, lasciando al presidente Sebastiani e a Delli Carri il compito di rifondare la rosa che aveva perso la sua guida tecnica e i suoi pilastri.


Per la panchina è stato chiamato Stroppa, alla prima esperienza di Serie A, tra i nuovi acquisti, lo slovacco Weiss, il giovanissimo colombiano Quintero, l'islandese Bjarnason e il croato Vukusic.

Pronti e via il campionato inizia con tre sconfitte consecutive, ma la squadra riesce a riprendersi e coglie un prezioso pari a Bologna e vince a Cagliari ed in casa con il Palermo. Le cose sembrano iniziare ad ingranare, ma anche in un periodo di risultati positivi la squadra alterna buone partite a prestazioni sconcertanti e senza mordente che iniziano a far vacillare la posizione di Stroppa.
Il tecnico lombardo si dimette dopo la sconfitta di Siena per 1-0 lasciando la squadra in posizione relativamente tranquilla al subentrante Bergodi, ex difensore del Pescara.

La squadra recepisce bene il cambio della guida tecnica ed arriva alla fine del girone di andata con diversi punti di vantaggio sulla zona salvezza, conquistando una vittoria prestigiosa per 2-0 a Firenze.

La classifica tranquilla porta i dirigenti e la proprietà a commettere il gravissimo errore di non rinforzare una rosa che presentava palesi carenze in fase difensiva e scarsa qualità a centrocampo, errore gravissimo che si manifesterà nel girone di ritorno dove a due giornata dal termine il Pescara ha raggranellato solo due punticini in trasferta con Palermo e Roma.

Arrivano quindi ad inizio anno inopinate sconfitte interne con avversari immischiati nella lotta per la salvezza, come con Torino, Cagliari e Bologna al termine di prestazioni imbarazzanti sul piano del gioco e del carattere, emblematica la sconfitta per 6-0 in casa della Sampdoria. Bergodi viene esonerato dopo la sconfitta interna per 0-1 con l'Udinese, arriva Bucchi ma i risultati peggiorano.

Arriva a tre giornate dal termine la retrocessione, amara, per un pubblico che meriterebbe molto di più, occorrerà chiudere con dignità la stagione,  programmare con intelligenza e sagacia le prossime stagioni, per cercare di evitare gli errori commessi in questo campionato e tentare con un progetto serio la risalita in Serie A, ma con l'obiettivo di restarci e dare ai tifosi uno spettacolo degno della passione che la gente di Pescara merita.

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